Finanza agevolata per investimenti in beni materiali e immateriali. La novità 2024 è il credito d’imposta per beni strumentali 5.0

Finanza agevolata per investimenti in beni materiali e immateriali. Nel corso del 2024 saranno ancora disponibili le Agevolazioni 4.0 per gli investimenti in beni materiali ed immateriali. Di seguito è possibile consultare una panoramica delle principali agevolazioni:

Finanza agevolata, la Legge Sabatini

L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti 4.0;
  • 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023)

Finanza agevolata, il Credito d’imposta 4.0

Per l’anno 2024, il credito d’imposta per i Beni materiali nuovi “Industria 4.0” è riconosciuto nella stessa misura prevista per l’anno 2023. Questo significa che è pari al 20% per investimenti fino a 2.500.000€ e al 10% per investimenti fino a 10.000.000€. L’incentivo fiscale è progettato per promuovere gli investimenti in tecnologie innovative.

Finanza agevolata, il Credito d’imposta per Beni Strumentali 5.0

Il credito d’imposta per la Transizione 5.0 sostiene le imprese che investono nella transizione energetica dei propri processi produttivi con l’obiettivo di adottare un modello di produzione più efficiente, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili.

Gli interventi finanziabili comprendono:

  • acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 mirati a potenziare l’efficienza energetica
  • acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse)
  • spese dedicate alla formazione del personale per lo sviluppo di competenze relative ai temi della transizione verde (non finanziabile da sola).

Le attività per acquisto di beni dovranno generare dei risultati minimi in termini di efficienza energetica o risparmio di energia:

  • riduzione dei consumi energetici del 3% del fabbisogno aziendale

oppure

  • riduzione del 5% dei consumi energetici di uno specifico processo (ad esempio la tornitura o l’imballaggio)
  • e imprese che non raggiungeranno gli obiettivi di efficienza energetica ma acquisteranno beni 4.0 potranno comunque continuare a beneficiare degli attuali incentivi del piano Transizione 4.0 con aliquote più basse.

Credito d’imposta per la Transizione 5.0 – Certificazione

È necessario certificare il progetto sia “ex ante”,  per attestarne la conformità ai criteri minimi di riduzione del consumo di energia, sia “ex post” per verificare l’effettiva realizzazione degli investimenti in corrispondenza con quanto dichiarato “ex ante”.

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