Fondi interprofessionali, cosa sono e come funzionano

Fondi interprofessionali, cosa sono e come funzionano. I fondi interprofessionali sono organismi di natura associativa creati per promuovere la formazione di dipendenti e manager.

La formazione finanziata è un’opportunità unica per le imprese che vogliono aggiornare le competenze dei propri dipendenti e dirigenti, migliorando la propria efficienza, senza tuttavia pesare sulle casse aziendali.

La formazione finanziata funziona anche grazie ai Fondi Interprofessionali, dei fondi specifici ai quali ogni azienda può aderire per finanziare le spese della formazione. In questo modo i datori di lavoro hanno a disposizione uno strumento con cui erogare formazione a costo zero.

Vediamo cosa sono i fondi interprofessionali, come funzionano e come le aziende possono aderirvi.

Cosa sono i fondi interprofessionali o fondi paritetici interprofessionali

Il nome completo di questa tipologia di fondi è Fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua, solitamente abbreviato in Fondi Interprofessionali.

Si tratta di organismi di natura associativa e promossi dalle organizzazioni sindacali, che hanno lo scopo di incentivare e finanziare i progetti formativi di manager e dipendenti.

In questo modo gli imprenditori hanno tra le mani uno strumento in grado di rendere la formazione completamente gratuita, un’occasione davvero unica per accrescere il know how aziendale e migliorare l’efficienza della propria azienda.

Ma perché la formazione finanziata dai fondi interprofessionali è completamente gratuita?

fondi interprofessionali sono finanziati tramite il “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria” versato all’INPS, contributo che deve essere versato obbligatoriamente da tutti i datori di lavoro per ciascuno dei propri dipendenti in una quota pari allo 0,30% della retribuzione dei lavoratori.

Ogni azienda ha la possibilità di recuperare questo contributo destinandolo ad uno dei fondi interprofessionali disponibili. L’adesione ad un fondo interprofessionale è completamente gratuita per l’impresa e può essere revocata in qualsiasi momento.

Le normative che regolano il funzionamento

  • Legge n.845 del 1978: attraverso questa legge viene istituito il mutuo soccorso per sussidio di disoccupazione e prevede che lo 0,30% della retribuzione dei dipendenti venga versato e destinato alla formazione;
  • Legge n.388 del 2000: questa legge stabilisce invece il diritto di ogni azienda di decidere la destinazione dello 0,30% dei contributi versati. Le aziende possono decidere se destinarlo all’INPS o aderire ad uno dei fondi interprofessionali per finanziare la formazione dei lavoratori;
  • Circolare del Ministero del Lavoro n°36 del 2003 che regola il funzionamento dei fondi interprofessionali;
  • “Indirizzi per l’emanazione di Linee Guida sulla gestione delle risorse finanziarie attribuite ai fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua di cui all’articolo 118 della legge 23 dicembre 2000 n. 388”, pubblicati nel 2018 e approvati da ANPAL.

Fondi interprofessionali, come funzionano

Come già anticipato nel paragrafo precedente, ogni impresa versa all’INPS una percentuale di contributi pari allo 0,30% della busta paga di ogni dipendente (legge 388/2000). Le aziende possono a loro volta destinare la cifra accantonata ad un fondo interprofessionale.

Nel momento in cui l’azienda comunica all’INPS la volontà di aderire ad uno dei fondi interprofessionali, l’INPS trasferirà tali risorse al fondo indicato.

fondi interprofessionali ricevono i fondi dall’INPS e li mettono a disposizione delle aziende per erogare i servizi legati alla formazione continua dei dipendenti. Ricordiamoci che la formazione dei dipendenti può migliorare la produttività e diminuire il turnover personale, migliorando le performance dell’intera impresa.

Ognuno dei fondi interprofessionali può inoltre stabilire delle regole con cui restituire i contributi versati alle imprese. Possono infatti essere proposti corsi monoaziendali (destinati ai dipendenti di una sola impresa) o dei corsi interaziendali (per dipendenti provenienti da più imprese).

Inoltre ogni fondo può decidere se distribuire i contributi secondo il modello del conto formazione e quello del conto sistema.

Le modalità di erogazione della formazione finanziata destinata elle aziende sono perciò le seguenti:

  • Conto formazione: questa modalità permette alle aziende di finanziare la formazione sfruttando le risorse che ha accantonato attraverso i fondi interprofessionali. In questo caso il fondo interprofessionale trattiene una percentuale di quanto versato per coprire i costi di gestione. Chiaramente le aziende più grandi avranno maggiori risorse per la formazione, poiché un numero maggiore di dipendenti aumenta la cifra totale versata.
  • Conto di sistema o avvisi: ogni fondo interprofessionale può inoltre emettere avvisi e bandi tramite i quali le aziende possono presentare un progetto formativo per ricevere i finanziamenti. Il progetto sarà poi valutato dal fondo stesso. Ogni fondo ha delle specifiche modalità con cui gestire gli avvisi, ma il concetto di base e valevole per ogni fondo è che un’azienda può ottenere una somma per finanziare i progetti superiore rispetto a quella che ha effettivamente versato. Ogni fondo ha inoltre la possibilità di inserire all’interno degli avvisi una serie di requisiti che stabiliscono quali aziende possono partecipare. Ad esempio possono esserci vincoli in base alle tematiche dei progetti formativi, avvisi territoriali (per determinate regioni o macroregioni), avvisi settoriali (per specifici settori produttivi). Esistono poi avvisi che permettono la partecipazione solo a certe tipologie di aziende (PMI, grandi imprese) e di dipendenti (apprendisti, dirigenti, donne).
  • Voucher: determinati fondi interprofessionali mettono poi a disposizione delle aziende dei voucher formativi. Le aziende possono utilizzare i voucher per pagare, generalmente al singolo dipendente, la partecipazione a corsi di formazione esterni, come master, corsi di specializzazione, corsi a catalogo o corsi di formazione online.
  • Conto di rete è lo strumento messo a disposizione da alcuni fondi che lavora con la logica del “salvadanaio” nel quale si accantona cumulativamente l’80% dei contributi versati ogni anno da un gruppo di Aziende che si vuole aggregare. Il Conto Formazione di Rete è un’aggregazione aperta e dinamica, pertanto le aziende possono aggregarsi progressivamente nel corso del tempo. Il Capofila può presentare Piani Formativi (sia aziendali, sia interaziendali) per la formazione continua delle Aziende della Rete, utilizzando le risorse del Conto. Tutte le attività organizzative ed amministrative, finanziarie ed economiche sono a carico del Capofila e dell’Ente Attuatore da esso prescelto. Le Aziende della Rete usufruiscono solo del servizio chiavi in mano partecipando alle attività formative finanziate cui decidono liberamente di prendere parte.

Come aderire ai fondi interprofessionali

L’adesione ai fondi interprofessionali è volontaria e completamente gratuita.

La pratica va gestita da un commercialista o un consulente del lavoro per conto dell’azienda, i quali dovranno fornire una comunicazione all’INPS riguardo all’adesione al fondo.

Dopo aver effettuato l’accesso nella sezione specifica del sito dell’INPS, il soggetto interessato dovrà utilizzare il modello di denuncia contributiva del flusso UNIEMENS, immettendo il codice specifico che individua il fondo prescelto.

Va ricordato che è possibile aderire ad un solo fondo interprofessionale per i dipendenti e uno solo fondo per i dirigenti , nel caso siano presenti, e ogni cambio necessita della revoca al precedente fondo.

In caso si mancata revoca esiste il rischio concreto che il passaggio al nuovo fondo non venga completato. La revoca ad uno dei fondi interprofessionali va effettuata nella sezione del portale INPS relativa alla denuncia contributiva inserendo prima il codice di revoca e successivamente il codice di adesione al nuovo fondo.

Il passaggio da un fondo ad un altro causa la perdita delle risorse accantonate fino a quel momento. Esiste però la possibilità di eseguire una richiesta esplicita di portabilità dal vecchio fondo a quello nuovo.

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